Aggiornato al 23/07/2019
PRIMA SEZIONE PENALE
(DIBATTIMENTO COLLEGIALE E MONOCRATICO)
Reati di competenza collegiale: delitti di criminalità organizzata; gravi delitti contro il patrimonio mediante violenza (sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina aggravata, estorsione aggravata), consumati e tentati; tentati omicidi, delitti contro la morale pubblica; delitti in materia di droga (aggravati ex art. 80 D.P.R. 309/90); delitti contro la P.A.; delitti di usura; altro, secondo il criterio ispirato ad evitare la prescrizione, con priorità per i reati per i quali vi sia stata costituzione di parte civile; in particolare, sarà data priorità ai reati a rischio di prescrizione, soprattutto a quelli di estorsione.
Reati di competenza del giudice “monocratico”: omicidi e lesioni colpose da infortunistica del lavoro o da circolazione stradale; reati in materia di droga; delitti contro il patrimonio commessi mediante violenza, con destrezza, mediante frode in genere; reati che ledono interessi collettivi (ambientali, edilizi).
PRESIDENTE 1^ SEZIONE PENALE ► Silvia Capone
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Organigramma della Giurisdizione
Coordinatore delle Cancellerie Giudiziarie della Sezione Dibattimento Penale è la D.ssa Elicia Maria Falsone (direttore amministrativo, tel. 0965.857.7942, c/o stanza torre due sx / 5°piano).
Organigramma dell’Amministrazione
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È utile sapere che … …
Il Dibattimento costituisce la fase centrale del processo penale, nel corso della quale si procede alla raccolta ed acquisizione delle prove nel rispetto del contraddittorio delle parti.
Sono attribuiti al Tribunale in composizione collegiale (costituito dal Presidente e da due Giudici a latere) in generale i delitti puniti con la pena della reclusione superiore nel massimo a dieci anni (tuttavia, sono attribuiti al tribunale in composizione monocratica i delitti previsti dall'articolo 73 del DPR 309/1990 in materia di stupefacenti, sempre che non siano contestate determinate aggravanti), nonché i delitti di particolare rilevanza penale o allarme sociale (esclusi quelli più gravi di competenza della Corte d’Assise), quali a titolo di esempio i delitti per finalità mafiose, di terrorismo e traffico di armi, l’associazione per delinquere e l’associazione di tipo mafioso, l’usura, la violenza sessuale, la discriminazione razziale, etnica e religiosa … …
Sono attribuiti al Tribunale in composizione monocratica (costituito da un solo Giudice) i reati previsti dall'articolo 73 del DPR 309/1990 in materia di stupefacenti, sempre che non siano contestate determinate aggravanti, nonché tutti quei reati in relazione ai quali non è espressamente prevista da disposizioni di legge la composizione collegiale.
Dinanzi al Tribunale in composizione collegiale o monocratica (oppure dinanzi alla Corte d’Assise), secondo i reati per cui si procede, si svolge, altresì, il Giudizio Direttissimo in presenza dei presupposti di legge.
Per saperne di più, consulta i seguenti documenti:
[Visualizza allegato - Dibattimento collegiale - File PDF 112KB]
[Visualizza allegato - Dibattimento monocratico - File PDF 116KB]
[Visualizza allegato - Dibattimento giudizio direttissimo - File PDF 115KB]
Per la recente novella legislativa in materia di depenalizzazione, consulta la seguente pagina:
Depenalizzazione: da reati a illeciti civili e amministrativi (D.Lgs. 7-8/2016)